Carte di credito e di debito, guida per le vacanze

Con l’approssimarsi dell’estate e quindi delle vacanze aumenta la necessità di poter disporre di metodi di pagamento elettronico, in particolare carte di credito e di debito, bancomat ed operazioni e-banking. Questo ovviamente perché si ha la necessità di prenotare strutture ricettizie, noleggiare automobili o affrontare piccole spese senza l’ansia di avere un gruzzolo di contante dietro da custodire.

Non sempre però siamo a conoscenza della tipologia di carte di pagamento che abbiamo a disposizione, col rischio di non poter utilizzarle in determinati casi.

Le tipologie

carte di credito e di debito
Cifre stampate e non in rilievo, mancanza d’intestazione chiara e circuiti differenziati, tipici elementi delle carte di debito

I meno informati tendono a chiamare qualsiasi tipo di tessera magnetica di pagamento come “carta di credito”. In realtà come vedremo la carta di credito è solo una delle tante tipologie delle varie carte di pagamento.

  • Carta bancomat: è una tessera rilasciata di base in genere dalla banca presso la quale abbiamo un rapporto di conto corrente bancario. È pensata principalmente per effettuare dei prelievi negli ATM o presso gli sportelli della banca o per pagare tramite POS. Sebbene molte al giorno d’oggi siano anche collegate a circuiti internazionali per prelievi all’estero, quasi sempre è impossibile ad esempio pagare online utilizzando questa tipologia di carte, sebbene facciano parte dei predetti circuiti.
  • Carta prepagata (prepaid) o di debito: è una delle carte più diffuse, afferenti alcuni tipi di circuiti internazionali di pagamento cui la banche si servono per le operazioni da effettuare. Si tratta di tessere che permettono il prelievo negli ATM, presso gli sportelli, pagamenti mediante POS ed anche con strisciata tipici delle carte di credito. Le prepagate, utilizzabili per acquisti online in quanto recanti un preciso numero di carta, hanno la caratteristica di essere “ricaricate” anticipatamente mediante dei versamenti dal titolare e possono coprire la spesa limitatamente all’importo ricaricato. A titolo d’esempio, la diffusa Postepay delle Poste è una tipica carta di debito.

    Carte di credito e di debito
    Cifre in rilievo e circuiti prestabiliti, queste sono carte di credito
  • Carta di credito: si tratta delle carte più tradizionali e paradossalmente meno facili da ottenere. Questo perché non sono correlate alla presenza di un importo già “caricato” sulla carta, ma aprono una vera e propria finestra di debito tra l’utente e la banca, che verserà la somma strisciata andando poi a recuperarla entro una data convenuta contrattualmente dal conto del correntista. Questo nei limiti del plafond, un massimale mensile. Ne deriva che le banche sono tenute ad effettuare il pagamento a prescindere ordinato dal correntista. Facile desumere che le commissioni siano più elevate e l’ottenimento della carta molto più complesso.

Come riconoscere bancomat, carte di credito e di debito?

Oltre ad informarsi presso la propria banca, per questioni più immediate e pratiche ci sono vari metodi per capire che tipologia di carta abbiate.

Innanzitutto ponete attenzione all’aspetto della carta. Riconoscere una carta bancomat è semplice, avendo impresso semplicemente il numero di conto corrente e non un proprio numero identificativo. Le carte di credito e di debito recano invece sedici cifre identificative accanto all’intestazione del titolare. È opportuno notare che le carte di debito hanno in genere queste cifre, spesso scritte anche in piccolo, solamente stampate sopra, mentre le carte di credito hanno le cifre ben evidenti ed impresse a rilievo sulla carta.

È importante anche saper riconoscere il circuito di riferimento, sempre mostrato sulla carta. Una carta di credito sarà necessariamente di uno dei quattro circuiti in uso a livello globale, ovvero Visa, Mastercard, American Express o Diners.
Se sulla vostra carta invece sono indicati altri loghi, in particolare quelli molto frequenti come Maestro, VPay o Visa Electron ci troviamo tra le mani una carta di debito.

Non bisogna invece farsi ingannare dal logo “Pago Bancomat”: non necessariamente ci troviamo di fronte esclusivamente ad una carta bancomat. Alcuni istituti oggi infatti per comodità rilasciano carte di credito anche con funzione bancomat a doppio circuito, quindi se la tessera mostra anche i loghi già evidenziati dei circuiti di credito e le cifre in rilievo, siamo di fronte ad una carta comunque di credito.

Perché è bene sapere la differenza?

Un utilizzo più consapevole di carte di credito e di debito può evitare problemi inaspettati oltre che spese inutili. Per i suoi limiti di pagamento, utilizzare una carta di debito è sempre preferibile quando accettata. In caso di spiacevoli episodi, come addebiti sproporzionati, clonazioni o prelievi indesiderati da parte di estranei, il limite sarà sempre quello dell’importo caricato, con poche possibilità di perdite sostanziose. Una carta di credito invece esporrà necessariamente a problemi maggiori, specialmente se i plafond sono elevati. Anche se va precisato che le banche, con le nuove tecnologie smart, hanno saputo creare dei sistemi di protezione ed allarme particolarmente efficienti. Inoltre le commissioni ed i costi di servizio delle carte di credito full sono generalmente molto più elevati.

È sempre bene evitare poi di andare a pagare un qualche servizio o bene con una carta inappropriata. Ad esempio nel caso del noleggio auto, per il quale abbiamo fatto un approfondito vademecum, l’unica carta accettata sarà esclusivamente una carta di credito, richiesta a garanzia. Presentarsi con una carta di debito, ritenendola erroneamente di credito, comporterà automaticamente il rifiuto del noleggiatore alla consegna della vettura. E non è particolarmente allettante pensare di restare a piedi, magari all’estero, con una vacanza che va in fumo..

 

Approfondimenti:

Il materiale messo a disposizione nel nostro sito è protetto da copyright e si intende diffuso a mero scopo divulgativo e generico, non costituendo valore di consulenza professionale e non potendo generare responsabilità alcuna nei confronti dell’autore.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *